La sconfitta contro l'Udinese è diversa da tutte le altre, la sensazione è quella che anche l'ultima possibilità per rimontare e avvicinarsi all'Empoli è svanita, la sconfitta di ieri ha sentenziato che la retrocessione è inevitabile salvo miracoli, eppure il calendario sulla carta doveva favorire il Palermo visto che l'Empoli ha giocato contro il Napoli e ha perso e dopo la sosta l'Empoli giocherà contro la Roma, due giornate di campionato dove si doveva almeno non perdere contro l'Udinese e sperare di vincere contro il Cagliari, ad oggi però la squadra dimostra che fa fatica con chiunque e il calendario favorevole non può nemmeno esserci d'aiuto.
Contro l'Udinese il Palermo era passato in vantaggio dopo appena dieci minuti, addirittura nei primi venti minuti oltre al goal avevamo avuto altre occasioni e anche un rigore non dato sullo 0-0, il tutto aveva fatto pensare a una giornata a tinte Rosanero ma l'ennesima rimonta ha azzerato le speranze dei tifosi.
Ennesima rimonta, sono ben 11 volte che il Palermo passa in vantaggio e dopo non riesce a vincere, una costante che continua dall'inizio del campionato, il copione è sempre lo stesso, buoni inizi di gara e dopo arriva il tracollo con sconfitte pesanti, dopo 11 volte che accade di certo non è un caso o sfortuna, i giocatori corrono per venti minuti massimo e dopo si fermano, ogni squadra che abbiamo affrontato ha corso il doppio del Palermo eppure abbiamo una rosa con età media bassa, perché corriamo meno degli altri?
Capitolo difesa, con i quattro goal subiti ieri in totale sono 60 le reti subite in campionato, peggio di noi solo il Pescara, la dinamica è sempre la stessa, errori individuali di distrazione o di posizionamento, giocatori che si perdono le marcature, giocatori che arrivano sempre dopo gli avversari, giocatori che si fanno sovrastare fisicamente, sono cambiati diversi allenatori con formazioni diverse e moduli diversi ma il risultato nella fase difensiva è sempre disastroso, possiamo parlare di difensori mediocri ma certi errori e disattenzioni non si vedono nemmeno in categorie dilettantistiche.
Parlare solamente di giocatori scarsi non adatti alla serie A sarebbe riduttivo, il problema è più complesso, bisogna analizzare bene e decidere su temi importanti per il calcio di oggi, ovvero preparazione atletica e gestione del gruppo.
Bisogna programmare da adesso il prossimo campionato sia dal punto di vista societario (allenatore/direttore sportivo/staff tecnico) sia dal punto di vista tecnico/tattico con il calciomercato.